La cura di sé tra progetti e cambiamenti:la salute ginecologica tra i 25 e i 45 anni
Visite e screening: consolidare abitudini
Tra i 25 e i 45 anni è consigliabile consolidare un’abitudine di visita ginecologica regolare, che vada oltre il controllo solo in caso di sintomi.
Le linee guida per le donne in età riproduttiva sottolineano l’importanza dello screening (Pap test/HPV) e fattori di rischio cardiovascolare associati alla salute riproduttiva. In Italia e in Europa, l’attenzione si sta spostando anche verso una prevenzione più ampia, che tenga conto di tutte le patologie ginecologiche – benigne e maligne – e della necessità di screening adeguati in funzione dell’età.2
Contraccezione, fertilità e pianificazione di vita
In quest’arco temporale, la contraccezione rimane prioritaria per chi non desidera una gravidanza, mentre per chi la desidera è importante iniziare a valutare tempestivamente la fertilità, perché l’“età fertile” biologica inizia a calare. Le donne tra 30 e 39 anni vedono un picco di problemi legati a fertilità e condizioni ginecologiche come, ad esempio, sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) o fibromi. Un’educazione consapevole e un dialogo aperto con il/la ginecologo/a favoriscono scelte su tempo, modalità e monitoraggio, riducendo ansia e rinvio.3
Stile di vita, stress e salute ginecologica
Il lavoro intenso, lo stress continuo, grave o cronico, l’attività fisica irregolare o eccessiva, cambi di partner, infezioni sessualmente trasmesse non diagnosticate sono fattori che possono influenzare la salute ginecologica. Una cura costante della salute – che comprenda alimentazione equilibrata, sonno sufficiente, movimento regolare – è parte integrante della prevenzione ginecologica, non solo come “visita occasionale”.4
Ormoni, cambiamenti e prime avvisaglie: conoscere il proprio corpo che cambia
Tra i 25 e i 45 anni la salute ormonale può attraversare variazioni importanti, spesso sottovalutate o attribuite allo stress o ai ritmi di vita. Disturbi del ciclo, variazioni del peso, alterazioni dell’umore, libido fluttuante o dolore pelvico ricorrente possono essere segnali di condizioni come endometriosi, PCOS, disfunzioni tiroidee o, in età più avanzata, dei primi cambiamenti legati alla perimenopausa. Comprendere questi segnali – e non normalizzarli – aiuta a intervenire precocemente e a mantenere un equilibrio ormonale e riproduttivo ottimale. Un confronto regolare con il/la ginecologo/a permette di valutare sintomi, monitorare eventuali cambiamenti e scegliere i percorsi di cura più adeguati.1
Cosa fare, in pratica
- Programma visite e screening regolari, seguendo le indicazioni per fascia d’età (Pap test/HPV test e controlli ginecologici anche senza sintomi).2
- Scegli il metodo contraccettivo più adatto a te, confrontandoti con un/una professionista e rivalutandolo quando cambiano esigenze, relazioni o progetti di vita.3
- Ascolta i segnali del tuo corpo – irregolarità del ciclo, dolore, cambiamenti improvvisi – e non esitare a chiedere un consulto per tempo.1
- Cura lo stile di vita: sonno adeguato, attività fisica regolare, alimentazione equilibrata e gestione dello stress sostengono anche la salute ginecologica e riproduttiva.4
Fonti autorevoli
- American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) – Committee Opinion No. 755: Well-Woman Visit. Obstetrics & Gynecology, vol. 132, October 2018, e181-e186.
- De Backer J, et al. European Heart Journal. 2025;46(43):4462-4568.
- Istituto Superiore di Sanità (ISS). Contraccezione e metodi contraccettivi. ISSalute. Pubblicato 13 giugno 2023.
- Afrin S, et al. Nutrients. 2021;13(6):1747.